Il calcio piange una delle sue stelle più luminose. Diogo Jota, attaccante portoghese del Liverpool di appena 28 anni, è morto questa mattina in un terribile incidente stradale nella provincia spagnola di Zamora. Con lui ha perso la vita anche il fratello André, 26 anni, calciatore del Penafiel. La notizia, diffusa dalle agenzie stampa spagnole e confermata da Marca, ha immediatamente fatto il giro del mondo, lasciando attoniti tifosi, compagni di squadra e addetti ai lavori.
Secondo le prime ricostruzioni, l’auto su cui viaggiavano i due fratelli è uscita di strada al chilometro 65 dell’autostrada A‑52, nella zona di Sanabria, prendendo fuoco poco dopo. I testimoni che hanno chiamato i soccorsi hanno raccontato di un veicolo completamente avvolto dalle fiamme, con l’incendio che si è propagato anche alla vegetazione circostante.
La tragedia arriva a pochi giorni da un momento che avrebbe dovuto segnare un nuovo inizio nella vita di Jota: il matrimonio con la storica fidanzata Rute Cardoso, celebrato lo scorso 22 giugno. Un amore nato tra i banchi di scuola e coronato appena dieci giorni fa, ora spezzato da un destino crudele.
Arrivato a Liverpool nel 2020, Jota si era subito imposto come uno degli attaccanti più completi della Premier League. Velocità, tecnica e senso del gol lo avevano reso un punto fermo per Klopp e un idolo per i tifosi dei Reds. In cinque stagioni ad Anfield aveva collezionato 182 presenze e 65 reti, contribuendo ai successi in Premier League, FA Cup e League Cup.
Il club inglese ha pubblicato un breve comunicato: “Siamo devastati per la perdita di un giocatore e di un uomo straordinario. I nostri pensieri sono con la famiglia Jota in questo momento difficilissimo”.
La scomparsa di Jota e del fratello riapre una ferita che il calcio conosce fin troppo bene. Negli ultimi anni diversi giovani calciatori hanno perso la vita in incidenti stradali: da Emiliano Sala a José Antonio Reyes, storie diverse unite da un destino simile.
È un richiamo forte all’importanza della sicurezza alla guida, alla necessità di maggiore consapevolezza anche tra gli sportivi, spesso abituati a spostamenti frequenti e veicoli ad alte prestazioni. Perché la strada, lo abbiamo visto troppe volte, non guarda in faccia a nessuno.
Diogo Jota lascia un vuoto enorme, non solo nel Liverpool ma in tutto il calcio internazionale. Un talento purissimo, un ragazzo riservato e un esempio per tanti giovani. Oggi, mentre il mondo del pallone piange, la speranza è che la sua memoria diventi anche uno stimolo per educare e proteggere chi ama questo sport.