Eusebio Di Francesco, allenatore del Lecce, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro l'Udinese, in calendario sabato alle ore 15:00.
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
“L’Udinese è una squadra che fa da tantissimi anni questo campionato. Sicuramente ha avuto alti e bassi in questo inizio di stagione, però ha giocatori, tra virgolette, sia di fisicità che di grandi valori tecnici, a partire anche da dietro. Lo stesso Solet credo che sia un giocatore di livello alto. Poi è normale che troverà davanti una squadra come la nostra, che in questo momento ha trovato una certa compattezza e un certo equilibrio sotto tutti i punti di vista. Sarà sicuramente una partita giocata non dico a viso aperto, ma con grande intelligenza e grande equilibrio”.
Sulla formazione
“Le scelte terranno conto di quella che ritengo la formazione migliore da mandare in campo per la prima gara. Di conseguenza, dopo ci preoccuperemo delle altre. Credo che la nostra forza debba essere quella di guardare partita dopo partita. Oggi la più importante è con l’Udinese. Poi valuteremo: se io dicessi che sto già pensando alle altre e poi arrivano due infortuni, tutto il ragionamento cadrebbe. Mettere le mani avanti è sbagliato: viviamo ogni gara come la più importante. E quella di domani, contro l’Udinese, lo è”.
Sugli infortunati
"Perez e Sottil? Abbiamo recuperato un po’ gli influenzati di questa settimana, compreso l’allenatore. Abbiamo avuto tutti un paio di giorni di influenza che ci ha infastidito. Coulibaly ieri era un po’ così, ma è rientrato in gruppo. Tutti tranne Sottil, che deve ancora recuperare, speriamo di averlo presto. Per Perez ci vorrà un po’ di tempo; lo stesso Marchwinski sta lavorando sia in gruppo che da solo per ritrovare una condizione generale migliore”.
Su Stulic e Camarda
“Io penso che l’attacco non siano solo Stulic e Camarda. È vero che ci si aspettano i gol dagli attaccanti, ma abbiamo lavorato tutta la settimana sui movimenti di tutti. I movimenti degli altri possono permettere agli attaccanti di smarcarsi meglio e riempire di più l’area: è un nostro obiettivo. Ce lo siamo detti anche dopo la gara: dobbiamo migliorare su questo, ma senza ansia.
Dobbiamo mantenere l’equilibrio che abbiamo ora: i gol arriveranno.A volte può essere stimolante anche partire dalla panchina e trovare il gol subentrando. Valuteremo. È possibile che parta Stulic, oppure che giochi Camarda dall’inizio, magari nella partita successiva. Sono valutazioni che tengo aperte, perché entrambi mi danno sensazioni positive. E sì, partire da titolare può essere anche un premio, come dici tu".
