L'Inter reagisce e torna al successo dopo il ko di Napoli battendo la Fiorentina a San Siro.
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha analizzato la prova della sua squadra dopo il successo sui viola.
Inter-Fiorentina, le parole di Chivu a fine partita
"Una squadra come l'Inter ha l'obbligo e il dovere di superare i momenti di difficoltà, per portare avanti il sogno, l'obiettivo. Oggi non era semplice, affrontavamo una squadra organizzata che ha scelto di mettersi sotto la linea della palla per colpire in contropiede. All'inizio faticavamo con le scelte giuste in rifinitura, ma il fraseggio c'è stato. E nel secondo tempo abbiamo aggiunto concretezza e determinazione, sbloccandola con un tiro da fuori area che nel primo non avevamo mai provato. Dopo il raddoppio le cose sono diventate più semplici.
Oggi abbiamo avuto pazienza, abbiamo capito che serve tenere al massimo energie mentali e lucidità, per capire cosa fa l'avversario. E in fondo tutto ti premia. Quando è venuta la seconda partita dentro la stessa partita, abbiamo trovato più spazi. Giusto premiare e far giocare i giovani, ma serve attenzione a come e con chi li mette dentro. Per noi è facile, la squadra è piena di esperienza e dà mano ai giovani. Non solo in partita, anche dando l'esempio durante la settimana e costringendoli ad alzare il livello".
Chivu su Sucic
"Sono felice per Petar, è un centrocampista completo che ha qualità e motore, fa metri in una certa maniera. E quando arriva in area ha la qualità tecnica e la lucidità, finalmente le ha fatte vedere. Siamo tutti contenti per lui, per come è arrivato, per come sta lavorando per aiutare la squadra".
La partita di Bisseck
"Sono contento della prestazione di Yann, con le sue qualità ho sempre pensato che potrebbe fare il centrale. In Belgio mi era piaciuto e l'ho riprovato, vista anche l'insidia che un giocatore come Kean ti può dare. A un certo punto è venuto a bere e gli ho detto che nel dubbio poteva farsi venire addosso senza cercare l'anticipo: sono modi di capire cosa devi concedere o no. Io da giocatore non ero veloce come lui, ma dei piccoli segreti sul ruolo del difensore posso anche insegnarli ai miei ragazzi".