Il Napoli era impegnato a San Siro in una delle partite più attese della stagione, contro il Milan. Durante il secondo tempo, Antonio Conte ha deciso di richiamare Kevin De Bruyne in panchina. Il belga, uno dei giocatori simbolo della squadra azzurra, non ha accolto bene la scelta del tecnico: uscendo dal campo ha mostrato chiaramente il suo disappunto, scuotendo la testa e borbottando frasi di protesta. Un gesto che ha immediatamente catturato l’attenzione delle telecamere e che ha sollevato un piccolo caso mediatico, trattandosi di un campione abituato a essere sempre al centro del progetto tecnico.
Alla vigilia della gara di Champions League contro lo Sporting Lisbona, Antonio Conte ha risposto alle domande sull’episodio e ai microfoni ha voluto chiarire il suo pensiero:
“Non è una questione legata a un singolo giocatore. Chi mi conosce sa benissimo il mio punto di vista su certi comportamenti che si devono avere. Sta a me ripristinare la situazione e ribadire alcuni concetti. Una volta la concedi, la seconda no”.
Parole che lasciano intendere come il tecnico non voglia creare un caso intorno a De Bruyne, ma allo stesso tempo ribadire l’importanza di rispettare determinati principi all’interno del gruppo.
Conte ha sempre fatto della disciplina e del rispetto delle regole un marchio di fabbrica del suo lavoro. Non si tratta, come lui stesso ha voluto sottolineare, di un problema con un singolo calciatore: l’allenatore pretende che tutti, indipendentemente dal nome e dal curriculum, mettano al primo posto la squadra. Il richiamo a De Bruyne è quindi anche un messaggio rivolto all’intero spogliatoio: comportamenti di insofferenza o di protesta non devono diventare una consuetudine.
L’arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli è stato uno dei colpi di mercato più clamorosi degli ultimi anni. Il belga è considerato un leader tecnico e un trascinatore, ma l’episodio di San Siro dimostra come anche i campioni possano vivere momenti di nervosismo, soprattutto quando le aspettative sono alte e la pressione cresce. La gestione di queste dinamiche fa parte del lavoro quotidiano di un allenatore come Conte, che conosce bene l’importanza di mantenere equilibrio nello spogliatoio.
Con la frase “una volta la concedi, la seconda no”, Conte ha voluto mettere un paletto preciso: un episodio di nervosismo può essere compreso, ma la ripetizione dello stesso comportamento non sarà accettata. In altre parole, il tecnico ha inviato un avviso non solo a De Bruyne ma a tutti i giocatori, affinché non ci siano equivoci sul livello di disciplina richiesto.
Archiviata la polemica, la concentrazione torna sulla Champions League. Il Napoli si prepara alla sfida con lo Sporting Lisbona, una partita fondamentale per il percorso europeo. Conte vuole una squadra compatta, determinata e concentrata unicamente sull’obiettivo, lasciando da parte qualsiasi tensione interna.
Episodi come quello di San Siro sono frequenti nel calcio moderno, soprattutto con giocatori abituati a essere sempre protagonisti. Conte, però, ha dimostrato di non voler alimentare lo scontro, preferendo ricondurre tutto all’interno di un contesto di regole condivise.
Per il Napoli, che ha grandi ambizioni in Italia e in Europa, la capacità di tenere insieme talento individuale e spirito di gruppo sarà decisiva nel corso della stagione.