Il match tra Milan e Como, valido per la 24ª giornata di Serie A, si disputerà in Australia, a Perth, il 7 o 8 febbraio 2025. La UEFA ha dato il suo via libera “eccezionale” a questa trasferta oceanica, che segnerà un evento storico per il calcio italiano. Sebbene la UEFA sia generalmente contraria alla disputa di partite di campionato fuori dai confini nazionali, l’incertezza normativa della FIFA ha spinto l’organo calcistico europeo ad accettare questa richiesta. La decisione è stata presa dopo una consultazione che ha coinvolto diverse parti, tra cui club, tifosi e istituzioni calcistiche.
Gennaro Gattuso, ex giocatore e allenatore del Milan, attualmente ct della Nazionale italiana, ha commentato favorevolmente la scelta di giocare a Perth. In conferenza stampa, durante il ritiro della Nazionale in vista delle partite con Estonia e Israele, Gattuso ha sottolineato come l’aspetto economico della trasferta sia un’opportunità importante per i club.
“Sono cifre importanti e giustamente le società devono prenderle in considerazione”, ha detto il ct.
Il suo commento si inserisce in un contesto in cui il calcio italiano cerca di espandere la propria visibilità a livello internazionale, anche attraverso iniziative come quella di portare la Serie A in Australia.
La UEFA ha espresso una posizione netta sul trasferimento delle partite di campionato all’estero, ribadendo la sua contrarietà a questa pratica. Tuttavia, l’incertezza legata alle normative FIFA ha portato l’organo europeo ad approvare in via eccezionale le richieste di Italia e Spagna. La UEFA ha assicurato che lavorerà a stretto contatto con la FIFA per garantire che le future regolazioni tutelino l’integrità delle competizioni nazionali, preservando il legame tra i club, i tifosi e le comunità locali. Questa decisione potrebbe segnare un precedente, ma nonostante ciò, l’organismo calcistico europeo ha assicurato che non verranno prese ulteriori decisioni simili senza un ampio consenso da parte delle federazioni nazionali.
Oltre alla trasferta oceanica, Gattuso ha anche parlato delle difficoltà della Nazionale italiana in vista della partita contro Israele, prevista per il 14 ottobre. Il tecnico ha ammesso che il clima intorno alla sfida è tutt’altro che sereno, evidenziando la preoccupazione per la scarsa affluenza di pubblico prevista allo stadio di Udine.

“Sappiamo che ci sarà pochissima gente, e lo capisco, ma dobbiamo giocarla altrimenti perderemmo 3-0”, ha dichiarato.
Il ct ha anche espresso dispiacere per la situazione, ribadendo che la Nazionale avrebbe preferito un ambiente più caloroso come quello vissuto a Bergamo un mese fa. La situazione solleva interrogativi su come il calcio italiano possa migliorare l’appeal delle sue partite, sia per i club che per la Nazionale.